Mara Venier: “Sì a Domenica In del 50° ma solo se mi danno l’aiutino”. 

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Un lungo applauso saluta e commuove Mara Venier quando, chiudendo l’ultima puntata di Domenica In di questa stagione, parla dei problemi di salute del marito Nicola Carraro. Il motivo principale per il quale la Zia d’Italia è sembrata convinta, più di altre volte, di voler rinunciare in maniera definitiva al programma domenicale più longevo di Mamma Rai, dopo la Domenica Sportiva. Nonostante la regia, poco prima, avesse mandato in onda una raffica di video-messaggi per convincerla a rimanere. Gli “appelli”, per così dire, erano di Milly Carlucci, di Carlo Conti, Massimo Ranieri, Vincenzo Mollica e dell’amico di sempre Renzo Arbore. Tutti vani, almeno così sembravano, malgrado avessero emozionato. Poi, come spesso succede, la notte porta consiglio. Cosicché già all’indomani delle ansie vissute in diretta, il pubblico degli aficionados riusciva a rasserenarsi. 

Ancora una volta. Le parole sono della stessa conduttrice che, in una intervista rilasciata al Corriere della Sera, dice tra l’altro: “Angelo Mellone, direttore Intrattenimento Day Time, mi ha chiesto di rimanere, anche perché, quella prossima, sarà l’edizione #50 del programma. Nello stesso tempo stiamo cercando di fare una “Domenica In” diversa, nella quale, a condurre non sia solo io”. Insomma, sembra si sia giunti al giusto compromesso che possa permettere alla Mara nazionale di fare la “spola” tra Roma e Milano (il marito è un meneghino doc) e a Viale Mazzini di blindare la sua punta di diamante. Ora, inevitabilmente, si apre il toto co-conduttore. Ancora presto per fare previsioni, l’unica ipotesi sembra riguardare Massimo Giletti, ma forse il rumor è già stato smentito.

D’altronde, chiunque sia il predestinato/a, correrebbe il rischio evidente di recitare un ruolo di comprimario rispetto a una presenza forte come quella della Venier. Per l’interessata sarebbe auspicabile un lavoro di tipo corale, una squadra brillante di collaboratori come è stato nelle prime stagioni. Che le dia la possibilità pratica di “alleggerirsi” nell’impegno. Difficile che la RAI non l’accontenti. Soprattutto considerando lo share e di conseguenza gli introiti pubblicitari. Proprio a difesa degli ascolti, il risultato è ancora più rilevante se si tiene conto della concorrenza, specie quella di Mediaset, nei pomeriggi domenicali. E al riguardo è la stessa Mara che si esalta quando dice “questa edizione è andata meglio dell’anno scorso, abbiamo guadagnato un punto in più negli ascolti, pur avendo due competitors come Maria De Filippi e Silvia Toffanin, diventata bravissima”.

L’amatissima “zia”, del contenitore domenicale di RaiUno, ha condotto finora ben sedici edizioni, sette delle quali consecutive. Una vera padrona di casa, insomma. Ricordiamo che il programma, un format inedito all’epoca, nacque da un’idea del mitico Corrado che ne presentò le prime tre edizioni. Il varo, nel pomeriggio del 3 ottobre 1976. Da allora il rotocalco non si è più arrestato, seppure con alterne fortune. Pippo Baudo lo condurrà per tredici stagioni, Giletti per nove. Ma ci piace ricordare anche le edizioni della Carrà, Marisa Laurito, Lino Banfi, Lorella Cuccarini e tanti altri artisti (e non solo). Luca Giurato e Mino Damato tra tutti.  

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