Mauro Mazza, direttore di Rai 1, spiega la vicenda con queste parole: “La serie tedesca è molto lunga. In vista della partenza dei programmi della stagione, dovevamo tagliare un episodio. Abbiamo scelto, in maniera ponderata, di sacrificare questo, proprio per evitare polemiche in area cattolica: la scena delle nozze gay, benedette in chiesa davanti al crocifisso, poteva dar fastidio a qualcuno. Se fossero state celebrate in municipio, non ci sarebbero stati problemi”.
Questa giustificazione non basta però a placare le polemiche che si sono alzate e Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center, chiede addirittura a tutti gli omosessuali di non pagare il canone della Rai come protesta. Mauro Mazza risponde affermando che un’azione di questa tipologia sarebbe sin troppo pesante e ingiustificata, anche perché il telespettatore non perde certo la trama della fiction se non guarda quella puntata. Magari è vero che la trama non viene persa ma è vero anche che vengono meno i presupposti principali su cui l’intera fiction si basa. “Un ciclone in convento” è una delle fiction tedesche più seguite anche per il modo infatti in cui tratta i temi dell’amore omosessuale.